Saul Bass
A 100 anni dalla nascita di Saul Bass ed in occasione dell’uscita del documentario “Centenario di Saul Bass” ho pensato che fosse giusto omaggiare uno dei più innovativi graphic designer della storia.
Saul nasce a New York da una famiglia di immigrati ebrei. Dopo aver ottenuto la borsa di studio all’Art Students College, inizia a lavorare come assistente al dipartimento artistico della Warner Bros, In seguito, intrapresi gli studi universitari, subisce l’influenza degli insegnamenti di Laszlo Moholy-Nagy, e si appassiona al Costruttivismo e al Bauhaus.
Dopo un periodo di apprendistato in alcuni studi di design, diventa art director dell’agenzia Buchanan & Co. a Los Angeles e nel 1952, apre il proprio studio, Saul Bass & Associates.
Questa scelta gli permette di lasciare la sua inconfondibile impronta nel mondo della grafica, realizzando marchi per alcune delle più celebri aziende americane (Kleenex, US Airways, AT&T, Minolta) e rivoluzionando l’industria cinematografica hollywoodiana con le sue locandine e i memorabili titoli di testa per i film. Durante la sua incredibile carriera, Bass ebbe modo di misurarsi con diversi registi d’eccezione, tra cui Preminger, Hitchcock, Wilder, Kubrick e Scorsese.
Saul e il cinema
Nel 1954 il regista Otto Preminger si rivolge a lui per la progettazione del poster del film Carmen Jones. Il risultato lo lascia talmente soddisfatto da commissionare a Bass anche i titoli di testa del film. Alla collaborazione ne seguono altre con Billy Wilder, Robert Aldrich e di nuovo con Preminger per L’uomo dal braccio d’oro (1955) che lo rende noto in tutto il mondo.
Nel 1956 entra a far parte del suo studio Elaine Makatura, sua futura moglie, con cui sviluppa molteplici progetti e con cui vince il premio oscar, nella categoria cortometraggio documentario, per Why man creates, nel 1969.
I titoli di testa
Il maggior talento di Bass consiste nell’aver individuato la potenzialità espressiva dei titoli di testa. Sostiene infatti che possano trasportare il pubblico in un’atmosfera speciale mai provata prima, introducendo al mood del film. Capisce inoltre che possono essere utilizzati come prologo, raccontando eventi successi prima dell’inizio della narrazione, o come epilogo, descrivendo la conclusione del film.
Anatomia di un omicidio
Uno dei momenti più importanti della sua carriera di è la realizzazione dei titoli di testa e della locandina del film Anatomia di un omicidio di Preminger, diventati icone nel campo della cinematografia. La composizione dei titoli di testa e della locandina, anticipa e simboleggia la trama del film. Un’indagine su un assassinio, la parola “Anatomy” che assume il doppio significato, sia l’anatomia di un corpo fisico che la scomposizione in indizi di un caso poliziesco, conferiscono all’immagine un velo di ambiguità.
Bass sostiene infatti che l’immagine ed il titolo ideali debbano possedere “una semplicità che contiene una certa ambiguità”. Il suo obiettivo è quello di comporre un’immagine semplice ma che risulti enigmatica e faccia riflettere l’osservatore su un piano simbolico ed universale.
Collaborazione con i registi più conosciuti
L’abilità di Bass viene in seguito utilizzata da Alfred Hitchcock per le sequenze introduttive di La donna che visse due volte (1958), Intrigo internazionale (1959) e Psyco (1960) per cui Bass disegna e dirige l’iconica scena della doccia.
Per Kubrick inoltre realizza i titoli di Spartacus (1960), aiutandolo ad elaborare la composizione di alcune scene del film stesso, e progetta un poster per Shining (1980).
Nel 1974 si dedica alla regia del film di fantascienza Fase IV: distruzione Terra (1974), che non riscuote il successo sperato. Questo lo spinge a dedicarsi maggiormente al graphic design. È in questo periodo che progetta i marchi di At&T, Minolta, United Airlines e Bell Telephone Company.
In seguito, Bass realizza le sequenze introduttive di Dentro la notizia (1987) e Big (1988), per poi instaurare un solido legame professionale con Martin Scorsese, che va dai titoli di testa di Quei bravi ragazzi (1990) al poster per Cape Fear – Il promontorio della paura (1991). Saul Bass collabora inoltre con Steven Spielberg, per il poster di Schindler’s List (1993) e realizza i poster per le cerimonie degli Oscar dal 1991 al 1996, anno in cui perde la vita a causa di un tumore.
Saul Bass non c’è più ma la sua opera vive ancora grazie ai numerosi tributi che i designer continuano a fargli nei titoli dei film.
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